Il progetto di costruire un nuovo ed unico "Palazzo degli Uffici" fu la classica "goccia" che fece "traboccare" ed incrinare la maggioranza nella prima legislatura di Reggi, portando alla fuoriuscita di Gianni D'Amo che, su questo argomento, sollevò parecchi dubbi e polemiche che portarono a posizioni contrastanti rese col tempo sempre più insanabili fra lui ed il resto della maggioranza.
D'amo non fu certo l'unico ad opporsi alla costruzione del nuovo palazzo infatti, anche la minoranza, fece una forte e compatta opposizione al fine di bloccare l'edificazione del Palazzo che, a conti fatti, sembrerebbe avere costi elevatissimi che si aggirerebbero fra i 17 ed i 19 milioni di Euro.
Durante la prima giunta Reggi il progetto, data la guerra intestina che aveva creato all'interno della maggioranza, fu temporaneamente accantonato per essere poi riproposto come una delle assolute priorità per il secondo mandato del Sindaco Reggi.
La spinosa questione crea ancora oggi dibattiti accesissimi fra la maggioranza, ancorata alla
convinzione che una nuova struttura che accorpi tutti gli uffici sia necessaria per lo sviluppo
e la gestione di una città moderna e l'opposizione, che è divisa fra chi vorrebbe mantenere almeno gli uffici comunali nel centro storico o comunque alle sue porte e fra chi ritiene inutile la creazione di un palazzo adibito a questo scopo.
A contestarne l'inutile ed ingente spesa è l'ex sindaco Vaciago. L'illustre economista ritiene assurda la costruzione del palazzo, perchè, nell'era di internet dove tutto può essere gestito telematicamente limitando spostamenti e costi gestionali è illogico, secondo Vaciago, avventurarsi in una vera e propria "cattedrale nel deserto" paragonata addirittura ad una modalità di agire tipicamente Borbonica e non certo adatta per una città che mira a guardare al futuro.
Le proposte vagliate sono state tre: due già esistenti (
ex Ospedale Militare e gli
ex Magazzini Generali) ma su cui bisognerebbe apportare notevoli interventi, considerate dagli esperti consultati dalla maggioranza, addirittura ben più onerosi rispetto alla costruzione ex-novo di una nuova struttura posta al di fuori del centro, individuata nell'area dell'
ex-Unicem e
valutata come locazione ottimale, grazie alla sua baricentricità rispetto alla città e che andrebbe a soddisfare tutti quei requisiti richiesti dalla maggioranza.
Personalmente la penso come Vaciago: L'intraprendere un'operazione così imponente rischia di essere un salasso inutile ed evitabile per la tasca dei piacentini è si vero che, comunque, una razionalizzazione dell'organizzazione è necessaria ma, non sono così convinto che la scelta di costruire un edificio così imponente sia fondamentale per Piacenza che, a parer mio, avrebbe priorità più importanti da perseguire.
Da segnalare che, città a noi limitrofe come: Cremona e Pavia, hanno accorpato gli uffici comunali in strutture già esistenti e ristrutturate mentre, a Parma, è stato edificato un colossale ed avveniristico edificio dal costo complessivo di 38 milioni di euro.
L'argomento è di notevole rilevanza e, proprio per questo motivo, sarebbe molto interessante sentire il pensiero di noi comuni cittadini in merito a temi che cambieranno il volto e l'organizzazione burocratica della nostra città.
Ex Ospedale Militare - Barriera Genova
Ex Magazzini Generali - Via Colombo